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La Legge di bilancio 2023 ha esteso al 31 dicembre 2023 (rispetto al precedente termine del 31 dicembre 2022) l’agevolazione in forma di credito di imposta prevista dall’articolo 1, commi da 98 a 108, della L. 208/2015, in favore degli investimenti realizzati nel Mezzogiorno.

Il bonus Sud è un aiuto comunitario, quindi sono ammessi alle agevolazioni i programmi di investimento definiti secondo le regole UE.

Beneficiari del bonus

I soggetti beneficiari devono essere titolari di redditi di impresa.

Sono, infatti, escluse le imprese titolari di reddito agrario: in tal senso si è espressa la DRE Puglia in risposta all’interpello n. 917-753 del 23 novembre 2020, nonché la risposta all’interrogazione parlamentare n. 5-07072 dell’8 marzo 2022.

Il bonus è concesso alle imprese che acquistano beni strumentali nell’ambito di un progetto di investimento iniziale inerente a strutture produttive ubicate nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, Molise e Abruzzo (per quest’ultima regione occorre fare riferimento esclusivamente alle zone assistite ai sensi dell’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del TFUE.

Beni agevolabili

Sono agevolabili gli investimenti

  • in macchinari,
  • impianti
  • attrezzature varie

Gli investimenti devo essere relativi:

  • creazione di un nuovo stabilimento,
  • all’ampliamento della capacità di uno stabilimento esistente,
  • alla diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere prodotti mai fabbricati precedentemente ed a un cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente,
  • ovvero, per le grandi imprese localizzate nelle aree di cui all’art. 107, par. 3, lett. c), del TFUE, quelli a favore di una nuova attività economica.

Sono esclusi dall’agevolazione in esame gli investimenti di mera sostituzione (in tal senso risp osta interpello n. 131 del 21 marzo 2022), vale a dire quelli relativi alla fisiologica sostituzione di macchinari ormai portati all’esaurimento con beni aventi pressoché le medesime caratteristiche.

La misura dell’agevolazione varia a seconda della dimensione dell’impresa (La dimensione dell’impresa è individuata in base ai parametri comunitari previsti dalla raccomandazione della Commissione Europea 6 maggio 2003 n. 2003/361/CE, relativa alla definizione delle microimprese, piccole e medie imprese, che sono stati recepiti con DM del 18 aprile 2005).

aliquote credito di imposta Mezzogiorno dal 1/03/2017 al 31/12/2023
ZONA Piccola impresa Media Impresa Grande impresa
Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise* 45% 35% 25%
Abruzzo 30% 20% 10%

*Il Molise sino al 2021 beneficia di aliquote minori. Le aliquote previste sono pari alle aliquote dell’Abruzzo.

Sono, altresì, legati alla dimensione aziendale anche i massimali degli investimenti agevolabili, che dal 1° marzo 2017 sono i seguenti:

  • 3 mln per le piccole imprese (limite precedente 1,5 mln);
  • 10 mln per le medie imprese (limite precedente 5 mln);
  • 15 mln per le grandi imprese (limite non modificato).

Per fruire dell’agevolazione è necessario inviare il modello CIM17. Subordinatamente alla realizzazione degli investimenti, il credito di imposta è utilizzabile in compensazione a partire dal quinto giorno successivo alla data di rilascio della ricevuta attestante la fruibilità del credito d’imposta. Il momento di effettuazione degli investimenti è individuato secondo le regole dell’articolo 109, commi 1 e 2, del TUIR. Per effetto dell’intervento della Legge di bilancio 2023, sono agevolabili gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2023.

Con il provvedimento n. 188347/2023 del 1° giugno 2023 l’Agenzia ha finalmente approvato il nuovo modello di comunicazione per la fruizione dei crediti d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno, utilizzabile dal 8 giugno 2023.

Il modello è inviato entro il 31 dicembre dell’anno successivo a quello nel corso del quale sono effettuate le acquisizioni. Pertanto, per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2023, entro il 31 dicembre 2024.

La trasmissione telematica del modello sarà effettuata utilizzando il software denominato “CIM23”.

Per i vecchi investimenti, la presentazione dovrà avvenire entro il 31 dicembre 2023

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