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Il contratto di locazione turistica è un contratto con durata limitata il cui scopo è quello di soddisfare esigenze abitative per finalità turistiche.

È stipulato tra persone fisiche al di fuori dell’attività di impresa (fino a quattro appartamenti gestiti annualmente non si considera come attività di impresa).

Normativa

Per la locazione turistica, si fa riferimento alla disciplina che regola la locazione breve contenuta nel D.L. n. 50 del 2017 che all’art.4 così stabilisce  “Ai fini del presente articolo, si intendono per locazioni  brevi i contratti di locazione di immobili ad uso abitativo di  durata  non superiore  a  30  giorni,  ivi  inclusi  quelli  che   prevedono   la prestazione dei servizi di fornitura di biancheria e di  pulizia  dei locali, stipulati da persone fisiche, al di fuori  dell’esercizio  di attività d’impresa, direttamente o tramite soggetti  che  esercitano attività  di  intermediazione  immobiliare,  ovvero   soggetti   che gestiscono portali telematici, mettendo in contatto persone in  cerca di un immobile con persone che dispongono di  unità  immobiliari  da locare”.

La locazione turistica è regolata da norme regionali che impongono regole specifiche che i proprietari degli immobili oggetto di locazione devono rispettare:

Le strutture devono essere dotate di un codice identificativo, CIR, rilasciato dalla regione; di un’assicurazione; è necessaria la registrazione in appositi elenchi che comprendono coloro che svolgono attività di locazione turistica in forma non imprenditoriale; gli ospiti devono essere registrati entro 24 ore nell’apposita sezione del portale della Polizia di Stato.

È molto importante conoscere la normativa regionale in quanto, sulla base delle caratteristiche dell’immobile, la regione potrebbe richiedere determinati servizi come ad esempio la fornitura di biancheria, pulizia, colazione etc…

Tassazione

I redditi della locazione turistica devono essere dichiarati nel quadro B “redditi da fabbricati”. Possono essere pertanto assoggettati a tassazione ordinaria irpef oppure a tassazione con cedolare secca del 21%; in quest’ultimo caso, se la locazione si svolge attraverso l’utilizzo di piattaforme di intermediazione come ad esempio Booking o Airbnb, questi ultimi, in qualità di sostituti di imposta, effettueranno una trattenuta del 21% sul compenso del locatore e rilasceranno apposita CU.

 

Dott.ssa Elena Mancini 

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