Il meccanismo del reverse charge viene applicato in alcuni settori commerciali e rappresenta una deroga alla normale gestione dell’IVA. La regola generale prevede che, chi vende beni o fornisce servizi addebita l’IVA al cliente, quindi incassa anche il valore dell’IVA diventando debitore d’imposta nei confronti dell’erario.
Con meccanismo del reverse charge o “inversione contabile” il cedente/prestatore emette fattura senza IVA con l’indicazione del regime di inversione contabile e il cliente non dovrà pagare l’IVA ma dovrà integrare la fattura ricevuta dell’Iva mancante, annotandola sul registro Iva acquisti e vendite per dare evidenza dell’operazione.
Il reverse charge si dice “interno” quando si applica alle transazioni tra soggetti passivi italiani e si applica per determinate categorie di beni e servizi che il legislatore ritiene essere ad alto rischio di evasione.
La normativa italiana, nel DPR 633/1972, individua precise operazioni che sono soggette al reverse charge e il tracciato della fattura elettronica ha in fase di emissione del documento individuato nelle specifiche tecniche i codici natura da indicare
Importazione Fatture Elettroniche
Caso pratico – fattura elettronica con reverse charge
Quali sono le operazioni che il cessionario/committente deve fare alla ricezione di una fattura elettronica soggetta a reverse charge?
La fattura di acquisto ricevuta non ha indicazione dell’imposta ma solo la natura Iva che indica a quale articolo del DPR 633/72 si riferisce: nel caso dell’immagine il cedente ha indicato natura N6.7 – inversione contabile – prestazioni comparto edile e settori connessi.
Nella gestione di importazione delle fatture elettroniche, se la fattura di acquisto ha una natura che inizia per N6, il campo del totale documento viene sbloccato in modo da poter indicare il totale del documento comprensivo dell’Iva. Il totale può essere indicato manualmente oppure calcolato dal software.
Per effettuare il calcolo automatico è necessario compilare la sezione IVA con la causale ritenuta opportuna: effettuando doppio click nel campo “IVA” è caricato l’elenco delle causali IVA compatibili per natura!
Una volta indicata la causale è sufficiente cliccare sull’icona posta a lato del campo “Totale”.
Compilazione fast mediante l’utilizzo delle causali IVA predefinite
Per ogni cliente/fornitore è possibile indicare delle causali Iva predefinite, che il software propone in automatico nella sezione Iva compatibilmente con il contenuto del file XML.
Utilizzando questa funzione in fase di importazione/elaborazione del documento, il software imposta in automatico sia la causale IVA sia il totale del documento comprensivo d’IVA, senza ulteriori interventi da parte dell’utente.
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