La contabilizzazione dei costi per collaborazione coordinata e continuativa.
In GB sono presenti conti, sia per enti che per imprese, per poter contabilizzare i costi relativi a questa particolare tipologia di rapporto di lavoro.
Panoramica
Il rapporto di collaborazione coordinata e continuativa è un rapporto di lavoro parasubordinato. Caratterizzato cioè, dall’obbligo del collaboratore di svolgere, in via continuativa, una prestazione a favore del committente in assenza di subordinazione.
I co.co.co. sono obbligatoriamente iscritti alla Gestione separata INPS e assicurati all’INAIL contro gli infortuni e le malattie professionali. La contribuzione e il premio assicurativo sono ripartiti per 1/3 a carico del collaboratore e per 2/3 a carico del committente sul quale, però, grava per l’intero l’obbligo del versamento.
La seguente esposizione, pur facendo riferimento specificatamente ai rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, può essere applicata ai rapporti parasubordinati in genere.
Piano dei conti
I compensi erogati a fronte di questo rapporto sono assimilati a quelli di lavoro dipendente. Tuttavia, sulla base di quanto indicato nell’OIC 12, rappresentano costi per servizi:
“B7) Per servizi
63. Sono imputati a questa voce tutti i costi, certi o stimati derivanti dall’acquisizione di servizi. A titolo esemplificativo e non esaustivo, si indicano i seguenti costi:
(…)
– corrispettivi per prestazioni di lavoro autonomo in base a rapporti di collaborazione coordinata e continuativa senza vincolo di subordinazione.
(…)”
Le caratteristiche di questa tipologia di costi necessitano della presenza di conti peculiari, sia per i compensi che per previdenza e assicurazione.
Imprese
Per le imprese in contabilità ordinaria o semplificata (e le Società Sportive Dilettantistiche), i conti di costo da poter utilizzare sono i seguenti:
Enti
Per gli Enti Non Commerciali e per gli ETS, i conti di costo da poter utilizzare sono i seguenti:
Fiscalità
I conti sopra indicati, sia per imprese che per enti, godono di una completa integrazione con i moduli fiscali. In particolare, per quanto riguarda l’IRAP, questi conti verranno automaticamente recepiti nelle variazioni in aumento proprie dei righi IP29 (società di persone con IRAP calcolato ai sensi dell’articolo 5 del D.lgs. 446/97), IC43 (società di capitali ed ETS commerciali) ed IE20 (enti non commerciali ed ETS non commerciali), finalizzate a neutralizzare questi componenti negativi indeducibili ai sensi dell’articolo 11, comma 1, lettera b).
Applicazioni software collegate all’articolo:
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